16 giugno 2010

Maturità?

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finito, svanito, ultimato. con la cena dei professori si sugella la fine del mio liceo.

1 giugno 2010

/!\ work in progress /!\

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il problema di fondo? i genitori non conoscono DAVVERO i propri figli. non tutti, almeno. quelle famiglie in cui fin da piccoli si è stati abituati ad essere nemici dei propri genitori e non FIGLI, si è poi creata una situazione di rifiuto dell’affetto per loro, e quindi una sorta di imbarazzo di fondo nel dimostrare affetto verso loro. Crescendo, si scopre negli altri il dono dell’AMORE, che sia per gli amici o per qualcuno in particolare. E se i percorsi della tua vita ti portano a rivalutare i propri genitori, a conoscerli capendo solo adesso certe loro scelte, si impara a rivalutarli come ESSERI UMANI e che come tali possono sbagliare. ma che hanno sentimenti, come te. amano e piangono come te. hanno del futuro davanti anche loro, non solo noi che siamo GIOVANI. perché da adolescenti ok, ma a 18-19-20 anni non sei più giovane nel senso che sei un bambino. ma sei ormai un giovane che è un adulto in potenza, e che come tale inizia a pensare al proprio futuro ma SERIAMENTE. e paragonandosi poi per caso a loro, a quelli che i vari libri definiscono “i primi esempi e la prima fonte di spunti sul mondo fin da piccolissimi”, ti rendi conto che le loro vite sono reali. loro non sono solo TUA MAMMA E TUO PAPA’ ma sono delle P E R S O N E. e allora a me è successo questo, e quello che ne ho ricavato è stato che mi pento amaramente di tutto quello che ho detto di male su di loro, pensato o urlato a loro direttamente. e personalmente, mi sono finalmente resa conto da qualche tempo dell’affetto che realmente provo per loro. mi sento specialmente in colpa per mia madre, che capisco solo ora essere una donna sensibile e dolce e un po’ anche da ammirare. dire ciò, e scriverlo come ho deciso di fare per ammettere finalmente davvero a me stessa  questi pensieri, dire ciò dicevo, mi provoca un sorriso ed una grande serenità dentro di me. eppure, credo di non essere ancora pronta a dimostrar loro tutto quello che ho appena detto, perché comunque in fondo un rapporto con loro mi crea ancora paura… ho poca abitudine, purtroppo. adesso che l’ho scritto, mi sento soddisfatta. lo rileggerò in altri stati emotivi e l’ho scritto soprattutto per questo, perché voglio ragionare poi meglio su ciò che ho capito

è scritto così male che se questo fosse il tema che consegnerò il 22 giugno, prenderei il minimo non essendoci un solo periodo corretto. ma in fondo non è questo l’importante

IPSE DIXIT.


Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Odio e amo. Forse mi chiedi come io faccia.
Non lo so, ma sento che ciò accade, e mi tortura.

- Catullo

Ὲρέω τε δηὖτε κοὐκ ἐρέω,
καὶ μαίνομαι κοὐ μαίνομαι.
Amo e non amo,
sono pazzo e non sono pazzo.
- Anacreonte

 

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